Storia

Sabaudia sorge nell’Agro Pontino, una vasta pianura a sud di Roma, un tempo palude ed oggetto, nel corso dei secoli, di numerosi tentativi di bonifica, da parte anche di Imperatori Romani. Tuttavia sono i Papi i primi ad imprimere un’accelerazione nell’opera di bonifica per trasformare quella natura selvaggia in una terra ospitale. A tal proposito, pare che addirittura Leonardo Da Vinci avesse elaborato dei progetti per la bonifica della palude. Ma è solo negli anni ’20 e ’30 sotto il Governo di Benito Mussolini, che il progetto viene realizzato nella sua concretezza. Nascono così cinque nuove città: Littoria (ora Latina) 1932, Sabaudia con Borgo Vodice e Borgo San Donato (1934), Pontinia (1935), Aprilia (1937) e Pomezia (1939). Il 21 aprile 1933 viene bandito un concorso per la costruzione della città di Sabaudia che viene vinto da quattro architetti: Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Luigi Piccinato e Alfredo Scalpelli, tutti aderenti al movimento Italiano per l’Architettura Razionale (M.I.A.R.).
Il 5 agosto 1933, sul luogo prescelto da Valentino Orsolini Cencelli, Commissario dell’Opera Nazionale per i Combattenti, viene posta la prima pietra della città a cui viene dato, appunto, il nome di SABAUDIA in onore di Casa Savoia, la dinastia regnante. Il 15 aprile 1934, dopo 253 giorni, la città viene inaugurata dal Re Vittorio Emanuele III e dalla Regina Elena di Montenegro. Da quel giorno Sabaudia, grazie alla struttura edilizia ed alla bellezza panoramica, è diventata un importante centro turistico, nonché rinomata località balneare.