Ambiente

Città nuova ed affascinante, Sabaudia è circondata da tante bellezze naturali, da eccezionali panorami e da numerosi spazi verdi che le valgono l’appellativo di “città – giardino”.
Essendo ubicata nel Parco Nazionale del Circeo (istituito nel 1934 per salvaguardare, almeno in parte, l’originale ambiente esistente prima della bonifica), Sabaudia rappresenta una singolare testimonianza del rapporto tra natura e nucleo urbano.
Dal ponte Giovanni XXIII, sul lago di Paola, si raggiunge l’ambiente più caratteristico e delicato del Parco, costituito dalla duna costiera, lunga 23 Km., ricca di vegetazione; in primavera regala splendide fioriture gialle e rosa della silene, del carpobroto, del loto e della camomilla di mare. In estate, la lussureggiante macchia mediterranea dona una grande varietà di aromi: l’intenso odore di resina dei pini marittimi e del ginepro coccolone, il delicato aroma del mirto ed il più pungente profumo del lentisco.
Lungo la duna, si estendono i quattro laghi costieri; quello di Sabaudia (o di Paola), di Caprolace, dei Monaci e di Fogliano; con fondali bassi, sono caratterizzati da una ricca e varia avifauna che li frequenta nei periodi delle migrazioni. Tra le numerose specie si possono osservare, spesso in gran numero, anatre, folaghe, cormorani, aironi e garzette ed i più rari fenicotteri, cicogne bianche, cavalieri d’Italia e avocette. Estesa su circa 3.300 ettari, la foresta Planiziaria domina il cuore dell’Agro Pontino.
Querce secolari, farnie, farnetti e cerri creano un esempio unico di coabitazione di specie igrofile e mesofile. Dal punto di vista faunistico la Selva del Circeo rappresenta una parte molto interessante del Parco: cinghiali, tassi, volpi, ricci, donnole, lepri e daini. Tra gli uccelli nidificanti meritano una citazione la tortora, il cuculo, l’upupa, l’allocco, la civetta e ben tre specie di picchi.
Sulle rive delle piscine presenti nel “bosco”, si può osservare facilmente la tartaruga palustre e la biscia d’acqua, quest’ultima sempre a caccia di rane rosse e tritoni. Su tutto il paesaggio si erge maestoso il Monte Circeo il cui caratteristico profilo assume le sembianze di Circe, Maga incantatrice che da millenni avvolge nel “mistero” il territorio pontino.